Atlantide, storia di un mondo perduto

Atlantide: storia di un mondo perduto. Parte 1 : R.E.Howard e J.R.R.Tolkien

Atlantide

Dreams of Atlantis, di Flavio Bolla

Atlantide

Atlantide. Tra i molti miti che circolano nella storia del mondo, quello di Atlantide è forse  uno dei più interessanti, avvolto da una nube di mistero che si cerca di dissipare.LEGGI TUTTO

 

In Platone il mito ha una funzione didattico-espositiva  per comunicare in  maniera più accessibile le proprie dottrine formulando una teoria verosimile. Difficile comprendere dove finisca il mito  e cominci la filosofia.


Ma perché questa parentesi? Atlantide è un mito come tanti.

Non poche solo le isole perdute come Avalon o  città favolose come Xanadu o Shangri-la che hanno ispirato opere

d’ogni genere dal cinema alla letteratura.


Tra queste ricordiamo il romanzo di Jules verne  Ventimila leghe sotto i mari(1870),in cui il capitano Nemo visiterà le rovine sommerse di Atlantide in compagnia del professor Aronnax muniti di scafandri.

 

Le rovine di Atlantide

Alphonse de Neuville ed Edouard Riou, Le rovine di Atlantide, per l’edizione illustrata di Hetzel di Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne

 

Atlantide nel fantasy

 

Molti autori  fantasy costruiscono una propria mitologia che include riferimenti a favolosi imperi distrutti da terribili cataclismi o dalla decadenza del suo popolo. Procediamo con ordine.

L’Atlantide di R.E.Howard

 

R.E.Howard fu tra i primi autori pulp fiction assieme C.A.Smith  a  far riferimento al continente perduto.


Nel ciclo di Kull di Valusia, Howard ci presenta un re guerriero nato  nell’Atlantide del pre-Cataclisma, nel 100.000 A.C precedente all’era  hyboriana in  cui si svolgono le vicende di Conan il Barbaro.

 

Kull precede la figura del barbaro hyboriano. L’esule di Atlantide fa la sua apparizione nel  1929 su “Weird Tales” in Shadown Kingdom, ma non ebbe la fortuna che in seguito  incontrò  il cimmero, uno dei personaggi  che diede incredibile  fama ad Howard.


L’atlantideo è un esule, cacciato da un’Atlantide dominata  da tribù barbare.


L’Atlantide di Howard  infatti non è la raffinata civiltà che ci descrive Platone, bensì una civiltà fortemente guerriera.


Kull è un barbaro della Valle della Tigre, è stato schiavo, fuorilegge,  guardia del copro di re Borna di Valusia prima della sua ribellione. La barbarie è una costante di Howard che trova il suo apice nelle storie di Conan. Nei prossimi articoli affronteremo questo argomento.


E Kull siede inquieto sul trono di Valusia, disprezzato perché proveniente da una terra incivile e perché  è un usurpatore del trono. Deve confrontarsi presto tra le congiure di corte e cupe stregonerie. E Conan altro non è che discendente degli esuli atlantidei, sfuggiti al destino nefasto dell’isola.


The Phoenix on the Sword (1932), la prima storia di Conan  si basa su una storia  con protagonista Kull che non ebbe molto successo.

Come in Platone, Howard  parla ”degli oceani che inghiottirono e le sue fulgide città” e dei molti regni che nacquero dopo. E nel nuovo mondo sorto dopo il Cataclisma  si fece strada Conan che sarebbe diventato re di uno dei più potenti imperi del suo mondo, Aquilonia.

Tolkien: Númenór

 

 Da grande esperto di miti, Tolkien  non aveva ignorato il mito di Atlantide nel suo universo. 

 

L’isola di Númenór  fu un dono fatta  dai Valar(gli dei) agli uomini che durante la prima età avevano combattuto  Morgoth, l’antico padrone di Sauron. Si trovava a ovest della Terra di Mezzo nel Grande Mare.


Essa aveva la forma di una stella a cinque punte ed era divisa in cinque  regioni a sé stanti, dominata nell’entroterra dalla montagna sacra del Menetelma con una valle alle sue pendici dove erano sepolti i sovrani númenóreani.


Numenor Mappa

Christopher Tolkien, Mappa di Númenór ridisegnata per I Racconti Incompiuti (Unfinished Tales,1980) , George & Allen Unwin.

 
 

L’isola  aveva ottenuto ricchezza, sapienza e gloria, era  governata da sovrani discendenti di Elros, fratello di Elrond di Gran Burrone, figli  di Eärendil.


A lungo i númenóreani avevano osservato le terre  immortali, di Eressëa invidiando l’immortalità del reame beato. I Valar li avevano ricompensati con una lunga vita  e tale ricompensa fu la loro tentazione.


La loro lunga esistenza li portò a diventare possessivi delle loro opere e crebbe in loro  il desiderio di avere più tempo per i loro godimenti. E per questo i Valar imposero loro il Divieto di non far vela verso le Terre immortali.

 

La caduta di un regno

 

Durante i giorni dell’Orgoglio  e della Gloria  continuò il risentimento per il Divieto, essi diedero peso alla ricchezza piuttosto che alla che la beatitudine. Realizzarono grandi opere, svilupparono un culto dei morti come oggetti d’arte sulle tombe. Nel frattempo la loro potenza crebbe, fondarono colonie nella Terra di mezzo da cui ricavare ricchezze  e riscuotere  tasse. E col tempo trasportarono merci al di là del mare.


In questi anni Sauron fece la sua mossa. Allora Sauron aveva un aspetto gradevole che usava per ingannare uomini ed elfi.


Sconfitto dall’usurpatore, Ar-Pharazon, Sauron venne portato a Númenór come prigioniero. Ma lì grazie alla sua astuzia, come il dio norreno Loki, riuscì a ingannare il re e divenne il suo consigliere.  Accrebbe  l’odio dei númenóreani verso il Divieto dei Valar che impedivano agli uomini  di avere la vita eterna.


Nacque una religione basata sull’Oscurità e Sauron fondò  un tempio.


In tarda età il  re cedette alle parole di Sauron e armando una flotta salpò per l’Occidente infrangendo il Divieto per togliere agli dei  “la  vita che non ha fine”.


Simile follia scatenò la collera dei Valar.


Caduta di Numenor

Ted Nasmith,The Ships of Faithful per l’edizione illustrata del Silmarillion(2008) per HarperCollins

 
 

“… e  un grande abisso si spalancò nel mare tra Númenór e le Terre Imperiture, e le acque vi si precipitarono, e il frastuono e il fumo  delle cateratte  salì al cielo, e il mondo fu scosso.”(J.r.r.Tolkien, Il Silmarillion).


Nel frattempo Sauron seduto nel suo nero seggio  al centro del tempio rise di fronte alla distruzione della Terra del Dono e continuò a ridere mentre anch’egli precipitava negli abissi. Ma egli non era di carne mortale e il suo spirito risorse dalle profondità del mare e tornò a Mordor, dove  riprese il suo Anello e costruì una nuova forma. L’Occhio.

 

Elendil, con i figli Isildur, Anàrion e alcuni superstiti fece vela verso la Terra di mezzo e ivi fondò i regni in esilio di Gondor e Arnor ed ebbe così  inizio la stirpe dei Dunedain.


E sebbene avessero trovato una nuova casa i superstiti si struggevano, sentendosi esuli, caduti, e gran parte delle conoscenze della Terra del Dono andarono perdute.


Qui termina l’articolo, prossimamente torneremo a parlare di Atlantide in M.Moorcock e G.r.r.Martin.


Spero vi sia piaciuto.


Se volete approfondire ecco alcuni consigli di lettura:


  1. R.E.Howard, Kull di Valusia, il Ciclo Completo, Fanucci editore,2020.
  2. R.E.Howard , Conan Il Barbaro, Mondadori, Oscar draghi,2016.
  3. J.R.R.TOLKIEN, Il Silmarillion, Bompiani(2013)
  4. J.R.R.TOLKIEN, Racconti Incompiuti Bompiani(2013)
  5. J.R.R.TOLKIEN, Il Ritorno del Re(Appendice),Bompiani, è attualmente disponibile la nuova traduzione a cura di Ottavio Fatica(2019).

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    1. Martina

      Mi ha sempre incuriosita il mito di Atlantide e quando riesci a trovare dei racconti che la integrano in modo coerente sono sempre contenta! Non ricordavo fosse citata anche da Platone, una bellissima scoperta! Grazie per questo approfondimenti!

      • I maestri del fantasy

        Ti ringrazio. E’ uno dei miti più affascinanti del mondo e se ne parla parecchio per questo suo alone di mistero ed è al centro di numerosi dibattiti.
        Negli ultimi tempi ho risvegliato per il mio interesse per questo argomento che merita ulteriori ricerche.
        Piccola curiosità: nel classico Disney Atlantis viene citato Platone 😉 Ti consiglio di rivederlo, è sempre un buon film che aggiunge qualcosa in più al mito=)

    2. Federica

      Solamente adesso scopro che Atlantide è un mito citato addirittura da Platone! È stato interessante scoprire come Howard e Tolkien hanno integrato questo mito nei propri racconti. Sono rimasta molto incuriosita dalle tue letture consigliate, se volessi sceglierne una di queste in particolare quale mi consiglieresti?

      • I maestri del fantasy

        Inizierei dall’appendice del Ritorno del Re, col capitolo ” I re Numernoreani”,”1.Numenor”, offre un’interessante introduzione dell’origine della casata di Aragorn. Piccola guida, quando Tolkien parla di “Edain” si riferisce agli uomini, mentre con “Eldar” indica gli elfi. Il Silmarillion è più esaustivo ma occorre leggerlo tutto dall’inizio perchè è una sorta di bibbia della “Terra di mezzo” e dell’universo di Tolkien, “Arda”, dalla Creazione del Mondo agli Anelli del Potere. Racconti incompiuti sono invece ulteriori approfondimenti, di natura storica e geografica. Meglio partire con qualcosa di più leggero=)

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