Titangel:casa di Re Artù

Tintagel: casa di Re Artù. Un viaggio dove la storia diventa leggenda

Tintagel.  Un villaggio come tanti nella Cornovaglia settentrionale , con le sue cogliere aspre e selvagge e  un suggestivo castello oggi in rovina. Adagiato sopra un promontorio roccioso a forma di  goccia  battuto dal vento  e dalle onde, questo castello lega la sua fama al nome di re Artù, perché  si dice che il leggendario sovrano sia nato proprio qui. Il re in Eterno.

Titangel, rovine del castello

Titangel, rovine

Tintagel: il castello di  re Artù

 

Storia e mito si legano in  questa località suggestiva e senza tempo. Un luogo  che riecheggia  avvolto dalla leggenda di re Artù, dei cavalieri della tavola rotonda e Merlino, fonti di ispirazioni per molte opere fantasy. Il Signore degli  Anelli tra le prime.

 

Nel XIII secolo Goffredo di Monmouth con le sue Historiae Regum Britanniae fu il primo a  indicare Tintagel  come luogo della nascita di re  Artù.

Seconda la versione di Goffredo re Uther Pendragon, aiutato la Merlino, assunse le sembianze di Gorlois, duca di Cornovaglia, per potere giacere con lady Igraine. Dalla  loro unione sarebbe nato Artù.

Ma il castello di Tintagel venne costruito secoli dopo  la leggenda di  re Artù.

 

Il sito era già  in uso molto prima della costruzione del castello. I romani  lo utilizzavano per l’estrazione dello stagno e nel V secolo Tintagel  divenne roccaforte dei re della Cornovaglia.

Il continuo battere del mare ha corroso la roccia sottostante e già nel XV secolo il castello era in uno stato  di abbandono e molte parti  delle mura erano cadute in mare.

 

 Il castello  attuale risale infatti  al 1227-12240 e venne eretto da Riccardo duca  di Cornovaglia  dopo aver acquisto Tintagel. La scelta del luogo fu  probabilmente influenzata dalla leggenda di Artù. Il duca di Cornovaglia voleva che il suo nome fosse  e logistici. Difatti sorge in  un promontorio roccioso difficilmente raggiungibile.

 

Tintagel sarebbe legata anche ad altri luoghi famosi nel mito Arturiano.

A 9 km  a sud-est da Tintagel troviamo  la cittadina  Camelford, un’antica città cavallo sulla A3.

Re Artù e i suoi cavalieri fanno parte della storia della Cornovaglia settentrionale .Si racconta di un  un re guerriero morto in una sanguinosa battaglia a Slaughter Bridge, appena fuori Camelford. Secondo il mito Artù avrebbe affrontato il figlio Mordred che aveva tentato di sottrargli il regno nella battaglia di Camlann durante quale entrambi persero la vita in un durissimo scontro.

Titangel- Battaglia di Camlann

re Artù affronta Mordred durante la abttaglia di Camlann. Illustrazione 1922

 

Per cui i ritiene che Camelford fosse il sito della leggendaria corte di Camelot di Artù, sia per la somiglianza del nome che per la vicinanza di Slaughter bridge, che si ritiene il luogo della battaglia di Camlann.

La pietra di Artù

 

Gli scavi condotti a partire degli anni ‘30 del ‘900  hanno riportato alla luce diversi reperti che hanno portato a ipotizzare che il punto in cui sorge il castello fosse sede di un monastero di un certo spessore o una fortezza commerciale  databile tra il V e il VI secolo, anni in cui i Romani stavano abbandonando i loro insediamenti in Britannia. A provare ciò sono stati trovati  vasi contenti olio e vino di provenienza mediterranea.

Questa è la storia.

 

Ma ci sono prove che questo luogo ospitò Re Artù?

Gli scavi condotti nel 1998 dall’Università di Glasgow  hanno riportato alla luce la Pietra di Artognou, un frammento di ardesia  con due iscrizioni graffite in latino, risalente al VI secolo. Ricavato da un pezzo più grande, il frammento venne  riutilizzato come copertura di un canale di raccolta delle acque piovane  che circondava l’angolo sud-orientale del castello.

L’iscrizione è stata tradotta nel 1999  ed  è stata interpreta: “ Artognou, discendente di pataern[us] Colus fece (questo). Colus fece (questo)”. 

 

Il significato è tutt’ora oscuro come il fatto che la seconda riga sia collegata alla prima.

Sulla pietra è riconoscibile la parola Artognou la cui assonanza richiama il nome di Artù.

Ciò ha sollevato un caso mediatico collegandosi con la storica  controversia sulla storicità della figura di re Artù. Ma secondo gli studiosi non vi sarebbe alcun legame con il leggendario sovrano, soprattutto si respingono  l’associazione con una figura letteraria. È ammirevole  l’importanza storica  del manufatto che documenta come nella Britannia dell’epoca era utilizzato un nome che aveva assonanza con il nome del leggendario sovrano.

Luoghi da visitare

 

Attualmente è un importante meta turistica.

Non è possibile raggiungere il sito direttamente con i normali veicoli e se in passato  i visitatori devono  attraversare il villaggio di Tintagel e prendere una navetta e fare  lunghe scalate, dal  2019 è  possibile  arrivare al castello grazie al modernissimo ponte  realizzato grazie ai restauri compiuti dall’English Heritage.

 

Superando la gola profonda 57 metri, il ponte  consente ai visitatori di raggiungere facilmente il sito.

Percorrendo il ponte avrete una vista mozzafiato del paesaggio e della costa della Cornovaglia in un alternarsi di grigie rocce incoronate di erba.

Tintagel ponte

Il ponte di Titangel.

 
 

Un luogo davvero suggestivo, anche nelle giornate ventose quando il sito appare desolato. È innegabile il suo alone di mistero e la magica atmosfera che lo circondano rendono questo angolo della Cornovaglia un luogo unico nel suo genere.

Ma non solo.

 

Sotto il castello si trova la Grotta di Merlino, dove si dice che dimorasse il mago Merlino. È una grotta marina larga circa 100 metri  formatasi dall’erosione   del mare lungo la costa di roccia vulcanica.

Non è un luogo facile da raggiungere: bisogna calarsi posando mano sulla roccia. In passato erano presenti dei gradini che facilitano l’accesso  ma di questi non rimane nulla a causa delle continue mareggiate. Per questo motivo la Grotta di Merlino è visitabile solo durante la bassa marea.

Titangel, grotta di Merlino

Titangel grotta di Merlino. Foto di drhorstdonat1 da Pixabay

 

Il luogo è stato reso famoso dal poeta Lord Alfred Tennyson con il suo poema Idylls of The King , in cui descrive come Merlino trasse Artù bambino in salvo dalle onde del mare.

 

Sulla scogliera di Tintagel è possibile ammirare una scultura di bronzo  di re Artù. L’opera realizzata per commissione dell’English Heritage è stata realizzata nel 2016 dallo scultore Rubin Eynon,  raffigura  re Artù in tutta la sua severa imponenza.

Tintagel,statua di Re Artù

Statua di re Artù di Rubin Eynon. Foto di MonikaP da Pixabay.

 
 
Osservandola si percepisce l’alone di mistero del grande re nato sotto l’insegna dell’inganno ma entrato nella leggenda.

Questo è Tintagel: mito, storia, ispirazione.

 

Il mito di re Artù ha inspirato autori del calibro John Steinbeck con Le gesta di Re Artù e dei suoi nobili cavalieri (1976), Bernard Cornwell  con Il romanzo di Excalibur(1995)e lo  stesso Tolkien con il suo incompiuto poema La caduta di Artù (2013).

 

Ma forse il contributo più famoso  è il romanzo  Re in Eterno (1958) di T.H.White che ha inspirato la Spada nella Roccia di Walt Disney e che il 25 Maggio sarà ripubblicato da  Mondadori: Il re che fu, il re che sarà. Re in Eterno.

 

Se volete farvi un’ idea di Tintagel vi consiglio questo video.

 

 

Spero che l’articolo vi sia piaciuto. Se avete domande, curiosità sui miti di re Artù fatemelo sapere nei vostri commenti.



Al prossimo articolo!


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  1. Grazie a questo articolo sono riuscita a fare un viaggio magico attraverso questo luogo, ho potuto rivivere la leggenda tra storia e mito, insomma…ho adorato questo articolo! 😍 Sono rimasta incantata dai luoghi che hai mostrato e descritto, dev’essere davvero una bellissima meta turistica. Mi piacerebbe sapere di più sulla leggenda di Re Artù e Merlino, aspetto il prossimo articolo!

    • I maestri del fantasy

      Ti ringrazio Federica 😊. Il mito di Artù è sempre affasciante e la Cornovaglia è una luogo magico con le sue terre verdi e sue le coste prese d’assalto dal mare. Non preoccuparti tornerò a parlare di re Artù 😉. Il 25 Maggio la Mondadori ripubblicherà “Il re che fu, il re che sarà. re in Eterno”,📘 la versione moderna e più famosa del ciclo arturiano. Non vedo l’ora di averlo tra le mani e di farne una recensione=)

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