High fantasy-sword and sorcery.
Quando lessi Il Signore degli anelli ed Harry Potter per me erano due meravigliose saghe fantasy. Il primo ambientato in un altro mondo il secondo nel nostro. Maghi e guerrieri, draghi e incantesimi, oggetti magici e prove mortali da superare.
Fantasy nulla di più, nulla di meno.LEGGI TUTTO Ma la parola fantasy è solo la punta dell’iceberg di un genere tanto affascinante quanto ricco di sfumature. In questo blog parleremo dell’high fantasy e dello Sword and sorcery. Ma prima è bene fare un po’di chiarezza sebbene siano due generi molto simili. Con high fantasy(o epic fantasy) si parla di una narrativa fantasy ambientata in un’epoca mitica o medioevale con creature ed elementi magici in cui si svolgono epiche lotte tra Bene e Male. Si tratta di storie ambientate all’interno di mondi vividi, ricci di dettagli che non sono mai esistiti certo ma dove la terra immaginaria diventa la protagonista delle vicende narrate. Il termine “mondo secondario” si deve a J.R.R.Tolkien nel suo saggio Sulle fiabe(On Fairy Stories, 1939) per indicare un mondo autonomo, non legato al mondo reale e governato da leggi diverse ma coerenti. i mondi immaginari sono ricostruiti a partire da leggende che affondano le loro radici dalla mitologia norrena(La canzone dei Nibelunghi, Edda poetica),le saghe vichinghe, la mitologia celtica(Mabinogion) ,il ciclo arturiano, l’epica cavalleresca(La Canzone di Orlando, Parzival). Quando nasce L’high fantasy? Con Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli J.R.R.Tolkien viene considerato il padre dell’high fantasy ma vi sono stati altri antecedenti. Si ricordino William Morris con La Fonte ai Confini del Mondo(The Well at the World’s End, 1896), le opere di lord Dunsany come La figlia del Re Degli Elfi (The King of Elfland’s Daughter, 1924) e George MacDonald con “La Principessa e I Goblin (The Princess and the Goblin, 1872). sarà Lloyd Alexander a coniare il termine high fantasy nel saggio High Fantasy and Heroic Romance (1971). Autore conosciuto soprattutto per Le Cronache di Prydain, ispirato alla mitologia gallese e da cui la Disney trasse il classico Taron e la pentola magica(1970). Le storie high fantasy si riconoscono per il loro tono epico che esalta le gesta eroiche dei suoi personaggi. All’inizio della storia abbiamo come protagonista un personaggio semplice che si trova coinvolto in eventi da cui dipenderà il destino del mondo. Lungo il suo cammino incontrerà altri personaggi che si uniranno alla sua causa e diventeranno suoi compagni di avventura. Si configurano anche come romanzi di formazione perché l’eroe sperimenta una maturazione durante la quale guadagna nuove abilità, diventa un ottimo guerriero o fa uso della furbizia ( si pensi alla gara degli indovinelli di Bilbo Baggins in Lo Hobbit). Focus della storia è la lotta contro le forze di un nemico, uno stregone, un oscuro signore da annientare per garantire la salvezza del mondo. Durante il suo percorso di formazione l’eroe può trovarsi coinvolto in una ricerca(quête) di un oggetto magico da distruggere o che lo aiuterà nella sua missione. O di una damigella in pericolo, topoi molto cari ai romanzi cavallereschi( la ricerca di Angelica ne L’Orlando Furioso). Il mondo immaginario in cui si muovono i personaggi ha una sua cultura, una storia, una geografia ben definita. La presenza di diversi popoli caratterizza il genere come elfi e nani nel Signore degli Anelli tratti dalla mitologia norrena o creature originali come gli Estranei o I figli della foresta nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco. E lo Sword and Sorcery? Le storie di questo genere si distinguono per la presenza di eroi dotati di forza fisica che armati di spada e smisurato coraggio affrontano nemici spesso soprannaturali. Come l’high fantasy sono presenti elementi magici, i racconti però sono più drammatici e si concentrano più su battaglie personali piuttosto che su questioni da cui dipende la salvezza del mondo. Le vicende sono ricche d’azione, suspense, raccontate con un ritmo incalzante e molti si sfocia nell’horror. Robert E. Howard viene considerato l’iniziatore di questo genere che comincia a emergere tra gli anni ’20 e ’30 assieme ad autori come Clark Ashton Smith. Autori che ruotavano attorno alla rivista pulp fiction Weird Tales in cui scriveva lo stesso P.H.Lovecraft amico di R.E.Howard che avrebbe a sua volta contribuito ad alcune storie del ciclo di Cthulhu. Il Termine Il termine però sarebbe stato coniato ben 40 anni dopo nel 1961 da Fritz Leiber in risposta a Michael Moorcock(altro pilastro del genere)che pubblicò un articolo sulla rivista Amra chiedeva come chiamare le storie scritte da Robert. E. Howard. Leiber rispose sulla fanzine Ancalagon(6 aprile 1961) suggerendo “sword and sorcery” come nome. Su Amra(Luglio 1961) avrebbe commentato: “Sono più certo che mai che questo campo dovrebbe essere chiamato storie di sword and sorcery. Questo termine descrive accuratamente i punti di livello culturale ed elementi sovrannaturali e inoltre lo distingue immediatamente dai romanzi di cappa-e-spada (avventure storiche) e (incidentalmente) anche dai romanzi di cappa-e-pugnale (spionaggio storico)” Era ufficialmente nato un genere dal sapore eroico e strettamente imparentato con il fantasy eroico e che negli ultimi anni sta venendo rivalutato in Italia con la ristampa di molti suoi classici grazie alla collana Oscar Draghi di Mondadori. Punti in comune Come l’high fantasy le origini dello sword and sorcery risalgono ai miti omerici come le fatiche di Ercole, il poema epico Beowulf e le Chanson de geste. Vi è anche una forte componente derivante dai romanzi di avventura e cappa e spada come I tre moschettieri di Alexander Dumas o l’Ivanhoe di Walter Scott ai romanzi della pirateria. Leggendo Lo straniero nero, noto come Il tesoro di Tranicos(pubblicato inedito, 1987) non si può non rilevare una forte influenza delle avventure dei pirati alla Stevenson. Elemento imprescindibile in entrambi i generi è la presenza di battaglie campali dove spesso non mancano descrizioni cruente e sanguinose, ricche di dettagli e di descrizioni tattiche. E qui entra in gioco la sostanziale differenza.Nelle opere high fantasy la magia può determinare le sorti di una guerra, invece nello sword and sorcery l’abilità da combattimento dei personaggi come in molte avventure di Conan che affronta potenti stregoni solamente armato di spada. Si tratta di differenze sottili non sempre così nette e in molti casi si possono trovare delle reciproche influenze ma di questo parleremo nei prossimi articoli. Tenetevi pronti, il viaggio non è ancora iniziato!High fantasy- sword and Sorcery, una breve introduzione
Un po’ di storia