Elric di Melnibonè è uno dei personaggi fantasy più misteriosi e controversi. Se Conan è il super barbaro, Elric è l’anti-Conan per eccellenza.
Il destino di Conan era schiacciare i regni di Hyboria sotto il suo piede. Quello di Elric invece era stato forgiato molto prima della sua nascita: essere un servo inconsapevole del Caos.LEGGI TUTTO Una figura classica del fantasy dimenticata per anni ma che sta ritornando alla ribalta in Italia grazie alla ristampa della collana Oscar Mondadori Vault (2019). Un ciclo di storie nato dalla penna dello scrittore britannico Micheal Moorcock, composta tra il 1972 e 1977. Quella di Elric è: “Una storia tragica, questa storia di Melniboné, l’Isola del Drago. Questa è una storia di emozioni mostruose e di ambizioni sfrenate. Questa è una storia di sortilegi e di tradimenti e di ideali onorevoli, di sofferenze e piaceri spaventosi, di amore amaro e di dolce odio. Questa è la storia di Elric di Melniboné. Gran parte di questa storia, lo stesso Elric l’avrebbe ricordata soltanto nei suoi incubi.” (Elric La saga, Micheal Moorcock, Mondadori, Oscar Vault, 2019). Elric è il 428° imperatore della decadente Melnibonè, l’Isola del Drago sede di un impero che ha governato il mondo per oltre diecimila anni. I melniboneani fieri della gloria passata ignorano la minaccia dei Regni Giovani , emersi negli ultimi 500 anni. Per secoli i melniboneani hanno tenuto a freno ogni minaccia grazie alla loro fama di usare i draghi in battaglia, ma da tempo l’isola del drago ha limitato le sue mire espansionistiche e i suoi abitanti sono diventati sempre più indolenti. Elric è diverso dalla sua gente. Non è crudele come i suoi antenati prima di lui. Elric è dotato di sentimenti umani che la sua razza non riesce a provare. L’imperatore è mosso da dubbi. Elric non è Conan. Non è forte, non è avverso alla morale, non ha i riflessi felini del cimmero. Elric è debole, albino, costretto a servirsi di droghe per sostenersi e per reggere l’antico Impero di Melnibonè. Il signore dell’Isola del Drago è però un potente stregone. È questo che lo distingue da Conan sempre stato avverso alle magie di molti stregoni stygiani che ha incontrato lungo le su avventure. I poteri magici di Elric sono più potenti di quelli posseduti dai suoi antenati. Una famiglia dedita a patti con i Signori del Caos e gli Spiriti elementali grazie al loro sangue di signori dei draghi. Pur essendo il legittimo sovrano dell’Impero Fulgido, Elric deve fare i conti con il cugino Yyrkoon che non perde occasione di sfidarlo apertamente, convinto che l’unica occasione per riportare l’Isola del Drago agli antichi splendori sia riprendere le mire imperialistiche che hanno reso tanto grande Melnibonè. Yyrkoon più di una volta ha espresso seri dubbi circa il diritto di Elric di sedere sul Trono di Rubino. Egli sembra il perfetto melniboneano. Crudele, amorale, ambizioso. Elric no. Se lo volesse potrebbe far risorgere l’antica potenza dell’Isola del Drago e dominare da tiranno il mondo conosciuto. Sovrano cupo e malinconico, l’imperatore albino è dotato di quella morale che lo porta a non far uso di quel potere senza una causa legittima. Inoltre avverte la debolezza di Imrryr, La città sognante, capitale dell’Impero Fulgido. È un enigma per i suoi stessi sudditi. Una minaccia perché l’albino non pensa o agisce come un melniboneano. Melnibonè e il suo popolo che si dava alla Danza Selvaggia quando moriva un imperatore. I principi dei draghi che si aggiravano per la città ingravidando le giovani donne perché questo vuole la tradizione, che dalla morte del vecchio imperatore si generino il maggior numero di figli dell’antico sangue. Popolo raffinato di potenti stregoni, una razza spietata che non conosceva pietà. Per Elric queste usanze vanno superate. Per questo decide di intraprendere un viaggio nei Regni Giovani, lasciando la reggenza all’odiato cugino, nel tentativo di svecchiare l’Impero Fulgido. La cugina Cymoril è l’unica che sembra capirlo. Amore della sua vita, sorella di Yyrkoon. A lei prometterà di ritornare tempo un anno per fare esperienza di quel mondo che ceca di capire, vivendo mille avventure nei regni orientali dove il suo nome sarà maledetto. Il Lupo bianco. Un nome che nel fantasy è stato portato da altri noti personaggi. Elric è il primo. Dopo di lui ci saranno Geralt di Rivia di A.Sapkowski, di cui condivide una certa affinità. E in anni recenti, con lo show Game of Thrones, del bastardo Jon Snow, conosciuto come Lupo Bianco dopo essere stato incoronato King in the North. Ovunque va Elric porta morte e sventura a chiunque gli sia vicina. Perseguitato dalla sfortuna e tradito dal cugino che ha usurpato il trono durante la sua assenza, Elric sarà costretto a muovere guerra alla stessa Melnibonè chiedendo aiuto ai suoi nuovi alleati dei regni giovani con cui ha condiviso molte vicissitudini. Come avevano previsto dalle forze del Caos, Elric segnerà la fine dell’Impero fulgido razziato dai nuovi amici dell’albino. Perché il lupo bianco sarà la causa dell’esodo del suo popolo e della morte della donna amata per mano di Tempestosa (Stormbringer), spada senziente, divoratrice di anime che sostiene Elric riversandogli con la forza vitale ruba ai caduti. Rimasto solo, non più padrone di un impero, braccato dai suoi simili, durante la fuga abbandonerà i suoi stessi alleati condannandoli a morte certa. Continuerà a vagabondare per il mondo come semplice guerriero, non più imperatore. Maledetto dal suo stesso popolo. Lupo bianco. Uccisore di donne. Se Howard ci introduce un Conan già re nel racconto La fenice sulla spada, come ho discusso in precedenza Moorcock ci presenta per la prima volta Elric mentre sta per portare il suo popolo alla rovina come antieroe qual è. The Dreaming city fu pubblicato per la prima volta in Science Fantasy nel 1961, un trentennio dopo la comparsa del cimmerio sulla scena del fantasy. Il lupo bianco è un semplice strumento della bilancia cosmica tra le forze della Legge e del Caos. Un servo del caos che combatte contro il suo stesso padrone. Come molti personaggi di G.r.r.Martin di cui ho discusso in un precedente articolo, Elric è un personaggio grigio, un antieroe al di fuori della classica lotta tra bene e male, dell’epos tolkieniano e dai suoi eroi virtuosi. Elric lotta non per far trionfare il bene ma per mantenere l’equilibro tra Legge e Caos. Entrambe sono forze necessarie e tutti devono recitano un ruolo in questa eterna lotta. Pedine nelle mani di divinità capricciose. Quella di Elric è una ricerca di un senso a questa vita. Il Lupo bianco vive in uno dei tanti livelli dell’esistenza che costituiscono il Multiverso, ovvero l’esistenza di diversi universi paralleli al di fuori del nostro spaziotempo. Elric altro non è che una delle molte incarnazioni del Campione Eterno, figura moorcockiano come eroe che deve mantenere l’equilibro cosmico all’interno di ogni livello del multiverso. Elric condivide tale destino con Hakwmoon, Erekosë, Corum. In L’arcano del Lupo Bianco, Elric scoprirà come la loro lotta non è votata alla vittoria, ma ad alimentare la guerra cosmica, né potranno comprendere la ragione. Proprio ciò che Elric cerca. Come Conan, Elric affronta da solo un vasto mondo, accompagnato dalla tremenda Tempestosa e del fedele Maldiluna. La saga di Elric verte molto su temi filosofici, sugli interrogativi esistenziali di cui il fantasy si fa portare a dimostrazione che sia un genere che rifugge dal semplice intrattenimento. Elric è un personaggio affascinante chd cerca di affrancarsi dalle antiche tradzioni ma il tempo porterà ad assumere per certi versi l’antica crudeltà di Melnibonè. Una figura divisa tra il sangue dei signori dei draghi e il desiderio di farsi partecipe della realtà dei Regni Giovani. Forse prima o poi avremo un adattamento televisivo di cui da anni si discute. Il successo di serie come Game of Thrones e The Witcher potrebbero portare il lupo bianco sul piccolo schermo o in streaming. Vi starete chiedendo: Isola del Drago, Signori dei draghi, albino, Lupo non suonano familiari? Che Elric c’entri qualcosa con i Targaryen? Tranquilli non è un semplice dejavù. Sul nostro Lupo Bianco c’è molto da dire come il fatto che abbia molto influenzato il fantasy moderno, ma questa è un’altra storia. Vi ho incuriosito? Non temete tornerò a parlare del Lupo bianco. Se avete osservazioni o curiosità su Elric fatemi sapere nei vostri commenti o per e-mail. Al prossimo articolo! Fonte: L’intellettuale Dissidente Elric
L’isola del Drago
Un destino tra Legge e Caos
Lupo Bianco
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