Conan il Barbaro
Conan. Un barbaro, un ladro, un predone ,un assassino il cui destino era piegare i troni della terra sotto il suo piede calzato di sandali.
LEGGI TUTTO Nell’immaginario comune Conan è un barbaro muscoloso senza cervello che passa a fil di spada o ascia i suoi nemici. Un uomo senza regole, brutale, incivile, pronto a soddisfare i suoi istinti primordiali. È davvero così? Credo sia doveroso presentare questo personaggio ormai icona di un genere tanto polare che ha ispirato generazione di lettori, film, fumetti e serie tv. L’articolo di Francesco La Manno, I grandi protagonisti dello Sword and Sorcery- Conan il Cimmero offre una buona introduzione per questo personaggio Procediamo a piccoli passi. E’ un eroe poco convenzionale, meno virtuoso di molti eroi high fantasy. Le sue avventure si svolgono in un’età immaginaria del Mediterraneo, stando alla mitologia di Howard dopo il diluvio che distrusse Atlantide -come ho discusso nel precedente articolo-e i primi regni del medio oriente. In un’età in cui il Mare nostrum era una distesa di terraferma e quando sorse l’era Hyboriana, che prende il nome dai suoi abitanti, gli hyboriani in origine popoli barbari proveniente dal nord ma in seguito evoluti in raffinati imperi. Il mondo di Howard è articolato in tribù, stati, città stato e spesso gli viene sovrapposta alla cartina dell’Europa con il contorno dell’Africa. Si tratta di un mondo geograficamente ed economicamente delineato, con una sua storia e preistoria. Aquilonia richiama in parte la Francia medievale, il Potain e l’Argos alla Spagna, Ophir e Koth simili all’Italia di età romana, Nemedia ricorda la Germania, Stigia l’Egitto. A est troviamo il mare di Vylayet che rappresenta il Caspio. Nel remoto oriente si situa il Kithai, la Cina, mentre nel sud i regni di Zimbabwei, Punt e molti altri. Conan proviene della fredda Cimmeria. Non è la Cimmeria che ci racconta Omero nell’Odissea presso cui si reca Ulisse per compiere la nekyia ,il rituale per richiamare e interrogare i defunti sul futuro. Si tratta di una regione montuosa nord di Hyboria, impervia e dura. Corrisponde all’attuale Mare del Nord. Conan l’ha abbandonata, attirato dalla ricchezza dei regni del sud. Vende la sua spada come mercenario, ladro, razziatore, generale di tribù nomadi (kozaki), una lunga gavetta che lo porterà a diventare re del potente regno di Aquilonia che ricorda la Roma di età imperiale. Conan è il classico eroe solitario. Durante le sue avventure incontra personaggi che lo affiancheranno, ma mai un amico stabile. È solo. Può affidarsi soltanto alle sue doti di guerriero, ai suoi riflessi sempre pronti. Queste doti gli permettono di prevalere su suoi avversari che siano uomini, stregoni o creature soprannaturali. Giuseppe Lippi definisce Conan un eroe del Valhalla, un super barbaro in cui l’autore trasmise i suoi sogni di forza, avventura e di audacia. Lotta e soffre di giorno, di notte banchetta e si intrattiene con piacevoli compagnie. La permanenza del Cimmero nel sud non è vissuta senza problemi. I regni civili sono molto diversi dalla sua cimmeria. Sono decadenti, rammolliti dal lusso arroganti in quanto possano permettersi di disprezzare i barbari come lui, semplicemente perché non temono di avere “la testa fracassata”. Conan spesso non riesce a comprendere questi uomini civili. Nella filosofia di Howard la barbarie viene spesso esaltata per criticare come l’umanità ormai avvezza a ogni agio sfrutti il prossimo per proprio tornaconto. Come mercenario Conan ha sempre in mente questo, tenere alleanze momentanee, come in Intrusi a palazzo quando il Prete Rosso Nabonidus tenta di uccidere Conan, dopo che questi l’aveva aiutato. La mancanza di civiltà conferisce invece al barbaro quel primitivo senso cavalleresco e un codice di onore che le persone civilizzate non hanno. La vita i Conan è dura per un altro fattore. Nella sua religione non esiste il concetto di salvezza. Come spiega a Bêlit in La regina della costa nera(1934), il suo dio Crom, è freddo. Incurante dei Cimmeri. Vive in una grande montagna solitaria osservando le loro azioni. Non gli importa se vivono o muoiono. Perché pregarlo? È inutile, non ascolta. È un padre per i cimmeri, quando nasce un bambino gli soffia il coraggio. L’unico dono che concede. A Conan poco porta se c’è un aldilà. Conan vuole vivere intensamente finché vive, finché può godersi il cibo, il caldo abbraccio di una donna o l’ebbrezza della battaglia. Le storie in questa mitica età non mirano all’evasione dal quotidiano, piuttosto fanno incarnare i sogni più insoliti in una realtà stravolta e impossibile, interpretandola come dimensione del mito. Quelle di Howard sono creazioni esemplari, offrono piacere della lettura ma anche uno spunto di riflessione per una convezione di fantastico come scelta estrema, conflitto tra ideali vissuti personalmente e che sconfinano in una mitologia unitaria. E per questo Conan il barbaro è un vero simbolo per Sword and Sorcery. Howard è abile nell’unire l’azione incalzante di Edgar Rice Boroughs-famoso per il suo Tarzan- ma anche i misteri e gli orrori cosmici di Lovecraft o l’esotismo di Clark Ashton Smith. E in questo alternarsi di colori cupi, di magia, di disavventure dove la morte è costate che veniamo attratti dal gusto dell’immaginazione pura. Spero di avervi incuriosito. Se Conan ha stuzzicato il vostro interesse vi consiglio l’edizione Mondadori, Oscar Draghi di Conan il Barbaro. Il volume comprende il ciclo completo delle storie di Howard, con l’unico romanzo scritto in vita, L’ora del drago. Date un’occhiata qui. Attenzione: le opere seguono l’ordine di pubblicazione. Se siete interessati a seguire l’ordine cronologico delle avventure del cimmero nella nota dell’edizione viene riportato l’ordine stabilito da L.Sprague De Camp, ovvero: La Torre dell’Elefante; Il dio nel sarcofago; Nella casa di notte; Dei del nord; La regina della costa nera; La valle delle donne perdute; Colosso nero; Ombre di ferro al chiaro di luna; Nascerà una strega; Cannibali a Zamboula; Il demone di metallo; I maestri del cerchio nero; L’ombra che ghermisce; Il pozzo dei neri; Chiodi Rossi; I gioielli di Gwhalur; Oltre il Fiume Nero; Lo straniero Nero; La spada della fenice; La città scarlatta; L’ora del Drago. Al prossimo articolo! SEGUITEMI SU:Ambientazione: i regni di Hyboria e la Cimmeria di Conan
Conan
Cimmeria
Filosofia di un barbaro
Crom, il dio senza amore
Concludendo
Piccoli Consigli